Il primo raggruppamento del 2019 ci vede protagonisti e vincitori presso i Raptors Valcavallina sulle sponde del lago di Trascore Balneario in provincia di Bergamo.
Giallo-Blu che si presentano al raggruppamento con 23 atleti suddivisi in 2 squadre, la prima con i ragazzi del 2009 la seconda con i ragazzi del 2010, in totale un raggruppamento a 5 squadre anziché 6 per l’assenza dei ragazzi del Nord Milano.
Dopo un lungo ed intenso riscaldamento, il freddo di febbraio e l’umidità segnavano in profondità la pelle, iniziamo. In campo le due compagini seregnesi che si affrontano in un derby con poche cortesie, ma è un bene perché soffriamo sempre l’avvio sul campo ed una partita con i compagni riscalda e stimola. Finale con la vittoria per i 2009.
Seregno 2009 che vince tutte le partite senza particolari difficoltà, molto ben piazzati in campo non soffrono nemmeno la fisicità dei Black Eagles opponendo un gioco ben costruito e ricco di disimpegni, sia in campo aperto che nello scontro uno contro uno. Bene nei fondamentali del placcaggio ed anche del sostegno, comportamento da squadra strutturato. Ottime le progressioni, la volontà e l’attitudine, ci conferma che è una squadra che sta crescendo molto soprattutto nel gioco aperto e che ha tante possibilità di crescere.
Seregno 2010 che comunque, nonostante alti e bassi durante le partite riesce a dimostrare che si può giocare bene anche con i più grandi e si può lottare alla pari. Impressionanti le azioni di recupero di Simone e Tommaso che si sono dimostrati dei leoni in campo. Bellissime le azioni di progressione anche di Giacomo nonostante l’assenza di sostegno. Purtroppo il sostegno è spesso mancato, alcuni momenti di sconforto hanno giocato un penalizzante ruolo emotivo che si è espresso poi anche nel risultato.
La strada è quella giusta anche perché davvero i nostri 2010 si sono confrontati con giganti e dobbiamo stimolare chi si è tirato indietro a fare di più e lottare senza paura.
Battesimo per Francesco Mondella che ha giocato la sua prima partita
FRASE DEL GIORNO
“Il dolore arriva al galoppo e se ne va camminando”