Quando regali un tempo agli avversari, che non sono più forti di te ma entrano in campo concentrati dal primo minuto, mentre nel secondo tempo giochi una partita più che positiva, il 99% delle volte esci dal campo sconfitto e con qualche rammarico. Ecco, la partita giocata a Bergamo é una di queste partite.
Partenza a razzo degli orobici che dopo pochi minuti trovano la meta del vantaggio, ma poco dopo, con perfetto timing perfetto, arriva l’intercetto di Sanvito che dopo una cavalcata di 70 metri deposita in meta. A questo punto, gli ultimi 20 minuti del primo tempo sono una sinfonia bergamasca: arrivano una meta e due punizioni ad allargare il divario.
Secondo tempo che vede i padroni di casa ricominciare pressando e trovando la meta le 27-5, marcature che potrebbe tagliare le gambe agli ospiti, che invece reagiscono e con due marcature pesanti, entrambe trasformate, in meno di 10 minuti tornano sotto sul 27-19. Il gioco si fa tattico e il piede viene usato da entrambe le squadre, perché i pacchetti di mischia non si muovo dai 20 metri centrali. Negli ultimi 15 minuti, le maggiori emozioni: i bergamaschi trovano la meta che vale il punto di bonus, allungando sul 32-19. In 5 minuti arriva ancora una volta la reazione dei brianzoli, che segnano le mete numero 4 e 5, portandosi sotto break sul 32-29, ma nel finale i padroni di casa tolgono il punto di bonus difensivo, con una meta prima e arrotondando poi con un calcio di punizione a tempo scaduto.
Finisce che si segnano 5 mete per parte, ma ciò che ha fato la differenza sono stati: la disciplina (3 calci di punizione piazzabili in mezzo ai pali concessi) e l’efficacia col piede, 3/3 nelle punizioni e 3/5 nelle trasformazioni per i padroni di casa, 2/5 nelle trasformazioni per gli ospiti.
